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Certificazione della fibra ottica

Misura OTDR (estesa)

Nel mondo delle fibre la misura OTDR è fatta da strumenti appositi che costano anche svariate decine di migliaia di Euro e che sono in grado di verificare i vari punti di attenuazione lungo la tratta. Per essere molto pratici è come dire che questi strumenti sono in grado, data una strada asfaltata, di verificare dove ci sono le curve, le buche o altri difetti dell’asfalto. Questa misura è indispensabile nel momento in cui si debba verificare la presenza di problemi, ma anche dove essi siano e cioè a che distanza dalle estremità

È facile intuire come sia una informazione importante dopo aver fatto la posa della nostra fibra ottica, ma come sia molto importante per sapere a quanti metri da una delle estremità ci siano problemi seri quali rotture, strozzamenti o connettori e/o giunte fatte male e quindi con molta attenuazione.

Questo strumento, OTDR, non è in grado di rilasciare una certificazione completa in quanto non riesce a stabilire la lunghezza totale della tratta, ma localizza i punti critici.

Se entriamo nel mondo delle fibre PON, la certificazione è eseguita solo usando lo strumento OTDR, ma con caratteristiche diverse anche se la finalità è sempre la medesima espressa qui sopra. Lo strumento è diverso in quanto deve in genere poter fare due cose: riconoscere la presenza dei splitter con il valore di attenuazione e come secondo, ma molto importante, lavorare ad una frequenza (1625nm o superiore) che non disturbi la comunicazione di tutte le altre tratte che devono continuare a funzionare senza difetti. Questa seconda caratteristica è veramente importante perché certificare non si fa solo prima della messa in funzione del nostro impianto, ma soprattutto per cercarne i difetti e considerando che le fibre PON hanno come caratteristica di base la condivisione di alcune tratte, eseguire controlli senza spegnere tutto l’impianto è fondamentale in molte occasioni.

Certificazioni OLTS (di base)

Contrariamente alla misura OTDR, lo strumento OLTS è in grado di certificare una tratta in fibra calcolandone la lunghezza ed il grado totale di attenuazione. Rilasciando quindi questo certificato, l’acquirente sa che sulla tratta che ha fatto posare potrà avere determinate prestazioni nel complesso. Lo strumento OLTS però non sarà in grado di fornire la posizione ed il motivo di attenuazioni troppo alte e quindi prestazioni scadenti o migliorabili.

L’acquirente dovrà indicare quali siano gli standard di certificazione OLTS per i quali chiede l’impianto ancora prima della progettazione perché queste specifiche tecniche sono indispensabili per realizzare un impianto che poi andrà certificato. Un esempio semplice è la richiesta che il futuro impianto supporti una velocità di 10Gbit e per questo si chiede la certificazione; stando a questa richiesta il progettista utilizzerà cavi in fibra, giunti e connettori con una qualità tale da poter superare la certificazione OLTS per i 10Gbit (ho di molto semplificato, ma è importante fissare il concetto).

Conclusioni sulle certificazioni

Come potete ben intuire servirebbero entrambi gli strumenti (OTDR e OLTS) per avere un quadro generale, ma dovendo scegliere al risparmio, il sistema OTDR ci fornisce i dati necessari per capire se la nostra fibra andrà bene o dove si trova il problema. Se invece scegliessimo il sistema OLTS avremmo la certezza della qualità della fibra, ma in caso di insufficienza non sapremmo dove si trovano i problemi.

Generalmente le aziende o gli enti chiedono una o più certificazioni OLTS specifiche al momento della consegna dell’impianto di fibra lasciando a carico dell’installatore il trovare i problemi con l’OTDR qualora lo strumento OLTS non certifichi le tratte.